RISVEGLIARE
L'ANIMA SELVAGGIA
Iniziazioni e meditazioni immaginali,
fare anima, incontro col Daimon,
alchimia animica, oracoli
e sciamanesimo greco
Nell’antica Grecia le sacre feste avevano due livelli di partecipazione: uno collettivo e uno iniziatico. Nel primo si celebrava il raccolto materiale, mentre con il secondo si comprendeva che c'era un modo di “coltivare il proprio futuro” che offriva anche un raccolto “spirituale”. A quel tempo l'essere umano si sentiva ancora figlio della Natura e aveva logicamente dedotto che le leggi, i cicli e le metamorfosi che trasformavano un seme in frutto, erano le stesse che regolavano le stagioni della vita psicofisica dell’individuo. Si poteva quindi ottenere un prospero raccolto sia da vivi che da morti se ci si preoccupava di coltivare anche il “terreno” dell'Anima.
IL BOSCO, come luogo fisico, come esperienza sensoriale e cromatica, un’ immersione nel colore, COLORE VERDE, dove il silenzio ha una densità, dove entrare in contatto profondo con gli elementi primordiali, acqua, terra, aria e fuoco, luogo di rigenerazione.
Il BOSCO come regno della vita e luogo della nostra evoluzione, che possiede caratteristiche creative, metamorfiche e cicliche tipicamente femminili.
Un mondo vegetale, espressione della Grande Madre, la natura che eternamente ricrea le sue forme.
Il BOSCO come luogo simbolico. Scenario e metafora di forze irrazionali del mondo interiore, dell’inconscio, dotato di un fascino misterioso che attrae e respinge.
Teatro e sfondo di racconti fiabeschi e di percorsi iniziatici. Luogo di attraversamento, perdizione e ritorno a casa, per Cappuccetto rosso, Hansel e Gretel, Dante, Pollicino e Biancaneve.
E’ il posto deputato alla magia, dove crescono erbe e funghi dagli strani poteri...
ESPERIENZE:
OBIETTIVI:
Un percorso scandito da tappe evolutive, per passare dall’ego-logia all’eco-logia.